La Gran Maestra scende nelle cucine, saltellando sui gradini in uno svolazzare allegro della gonnella blu, superando la mensa per cercare l'inserviente, che già si adopera per preparare la cena agli artisti. "
Che profumo!E' mica avanzata la torta di mele che hai fatto ieri?" esordisce lei, affiancandosi all'uomo che sembra non voler incontrare il suo sguardo.
Lei si fa perplessa ed incomincia a seguire i suoi spostamenti cercando di pararglisi davanti con invadenza. "
Felipe? Che è successo?" domanda preoccupata, con la fronte corrucciata, mentre lui sospira e diventa un peperone. "
Felipe!" lo ammonisce lei, quando lui cerca di voltarsi e glissare, arrendendosi infine.
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Niente, è solo che.." inizia l'uomo, prima che lei lo tiri per un braccio fino in mensa, facendolo sedere ed accomodandosi davanti a lui.
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Per la Dea, che vergogna!" esclama Felipe, guardando verso l'entrata, mentre Yvonne fa segno di proseguire, richiamando la sua attenzione. "
E va bene.." acconsente lui, puntellando le mani sulle ginocchia, guardando per terra.
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Ero sulle scale del secondo piano. Le stavo lavando, anche se le avevo già lucidate l'altro ieri, perchè qualche artista non si pulisce le scarpe prima di entrare.." fa una smorfia, lasciandole intendere chiaramente chi sia la sporcacciona, riconoscibilissima per delle tracce di ciambelle che lui pare aver raccolto "
..e ad un certo punto mi è sembrato di sentire delle grida. Ma forti eh! Mi sono spaventato e son salito in corridoio, capendo che si trattava di Laoghaire..perchè sai, ha una voce bella potente, si riconosce!" allarga le braccia, giustificandosi.
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Man mano mi sono accorto che non era sola, erano in due a gridare, nella stanza di Nahmanen.." insinua, abbassando la voce e guardando ancora una volta che non ci sia nessuno nei pressi, avvicinandosi ad Yvonne e facendole cenno di fare lo stesso perchè riesca a sentire. "
Ci stavano dando dentro di brutto!" mormora, con enfasi, mentre la donna corruccia la fronte rimanendo silenziosa.
Non ha capito.
"
Ma si, Yvonne..stavano facendo..beh, stavano facendo..le cose, no?" si impappina lui, cercando di sbrigarsi da quel racconto che lo fa imporporare. "
Le cose?" ripete lei, ancora senza intendere cosa significhi. "
Per l'amor del cielo!" esclama lui, coprendosi la faccia con le mani, che lei cerca di fargli riabbassare, scrollandolo. "
Felipe, vuoi spiegarti?!" insiste, l'artista, mentre lui sbuffa. "
Yvonne.." mormora l'inserviente, prendendole il viso tra le mani, contrastato tra la voglia di piangere e quella di mettersi a ridere a fronte dell'ingenuità della giovane verginella.
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Erano ingrifati. Si stavano attorcigliando tra le lenzuola. Erano nudi. Stavano facendo equitazione tra umani.." snocciola lui, mentre la faccia della Gran Maestra man mano diventa paonazza e si fa palcoscenico di quello stesso colorito che lui aveva in precedenza, formando tra le labbra una O e spalancando gli occhi. "
..stavano ballando nel letto, provando un nuovo passo a due. Si sono esibiti nel chupa dance, dialogavano senza mutandoni, mettendo in cantiere un nuovo piccolo artista..se la Dea vorrà!" continua lui, con tutto l'intento di proseguire per giovare ancora dello scandalo che permea Yvonne, che balza in piedi.
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Basta! Bastabastabastabasta! Ho capito!" supplica, tappandosi le orecchie.
"
Da oggi in poi gli artisti dovranno suonare a porte aperte tutte le ore. Cantare a squarciagola! E tu.." lo indica, puntandogli contro un dito "
farai le pulizie fischiettando e pestando i piedi, facendo più casino possibile!" decreta, allontanandosi dalla mensa, coi postumi della scoperta ancora addosso.
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Finchè non troverò il modo di dividere il dormitorio tra maschi e femmine, tutti dovranno fare casino per evitare che quei due si sentano e attacchino fantasie strane a tutti quanti!" grida, risalendo la scala con foga, mentre Felipe, beato lui, se la ridacchia in solitaria.